Il palazzodella Ragione è considerato uno dei capolavori dell’architettura civile europeadi età comunale, e porta questo nome altisonante perche un tempo qui si dicevaproprio del torto e della ragione delle persone,essendo stata la sede deitribunali.
La posizione a ridosso dei mercati cittadini non è casuale, infattiquesto permetteva un buon controllo delle attività commerciali. La struttura fucostruito tra gli occhi frastornati dei cittadini proprio nell’area un tempooccupata da una palude, durante un periodo di splendore della città, nel 1218. Appenaeretto appariva molto diverso da come lo vediamo oggi: ad esempio il tetto eraspiovente e le scalinate, oggi nascoste, un tempo si trovavano sulla facciata. Nel1306 l’architetto fra’ Giovanni degli Eremitani fu incaricato di dirigere ilavori di ampliamento dell’edificio.
Così nacque il palazzo della Ragione comelo conosciamo oggi, con il suo tetto “a carena di nave rovesciata”, per la cuirealizzazione l’architetto si sarebbe ispirato dopo un viaggio in India altempio di Bhima. Nel 1797, quando il Salone smise di esercitare la funzionegiudiziaria, venne destinato agli usi più particolari, ad esempio l’estrazionedel lotto. Al Salone superiore siaccedeva tramite quattro scalinate: la Scala degli uccelli, dei ferri lavorati,del vino e della frutta.
Tra l’antico palazzo della Ragione si apre il Voltodella Corda, un grandioso arco di passaggio verso Piazza delle Erbe costruitonel 1277 dove i debitori insolventi e i bugiardi venivano fustigati con unacorda e le corde restavano sempre appese per ricordare ai cittadini l’importanzadi una vita onesta. L’angolo sotto al Volto della Corda prende il nome diCanton delle Busie, perche lì avvenivano le trattative commerciali tra imercanti, ed è ancora presente la lastra di pietra bianca con le misurepadovane. L’edificio è attualmente collegato con un volto al palazzo comunale,mentre non esiste più il passaggio alle carceri. Il 17 agosto 1757 il maltempodistrusse il tetto e scoperchiò il Salone; l’orologiaio e ingegnere BartolomeoFerracina, provvide alla riedificazione della struttura.
Con la fine dellaSerenissima il Salone divenne luogo di riunioni popolari e feste.